La Verna
... Le vele le vele le vele Che schioccano e frustano al vento Che gonfia di vane sequele Le vele le vele le vele! Che tesson e tesson: lamento
La Verna
Il vecchio castello che ride sereno sull'alto La valle canora dove si snoda l'azzurro fiume Che rotto e muggente a tratti canta epopea E sereno
La Verna
Mi sono sempre battuto in condizioni così sfavorevoli che desidererei farlo alla pari. Sono molto modesto e non vi domando, amici, altro segno che il
La Verna
sue rose erano le mie rose Questo viaggio chiamavamo amore Col nostro sangue e colle nostre lagrime facevamo le rose Che brillavano un momento al
La Verna
La Falterona verde nero e argento: la tristezza solenne della Falterona che si gonfia come un enorme cavallone pietrificato, che lascia dietro a sé
La Verna
Poi che la nube si fermò nei cieli Lontano sulla tacita infinita Marina chiusa nei lontani veli, E ritornava l'anima partita Che tutto a lei
La Verna
ferrigno del tram Silenzio - un gesto fulmineo Ha generato una pioggia di stelle Da un fianco che piega e rovina sotto il colpo prestigioso In un mantello
La Verna
. L'aria è rosa. Un antico crepuscolo ha tinto la piazza e le sue mura. E dura sotto il cielo che dura, estate rosea di più rosea estate. Intorno